Prendersi cura di un oliveto significa, prima di tutto, porsi con umiltà di fronte a piante che hanno vissuto e vivranno – uomo permettendo – molto più di noi.
27 alberi secolari e 200 ventennali di varietà Caninese. Rispettiamo questi alberi e l’ambiente in cui vivono, pur mantenendone una forma consona alla raccolta dei frutti.

Come olivicoltori, ci siamo formati con la scuola di Giorgio Pannelli di potatura a vaso policonico; lasciamo inerbito il nostro oliveto, così da minimizzare l’evaporazione idrica; seminiamo appositamente varietà che accrescano i nutrienti; trinciamo regolarmente erba e scarti di potatura per restituire alla terra sostanza organica.

La raccolta avviene con agevolatori a mano per non stressare le piante e le olive vengono consegnate integre direttamente dall’albero al frantoio, dove seguiamo personalmente la frangitura, entro poche ore dal raccolto.

Le olive sono lavorate con un moderno impianto a due fasi senza aggiunta di acqua, per estrarne un pregiato olio EVO. Una piccola produzione, certificata biologica, che ci permette di prenderci cura di ciascuna fase: dalle piante nell’oliveto fino al confezionamento, così da garantire l’eccellenza qualitativa.