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Quando Lorenzo ed io abbiamo deciso di lasciare la frenesia della città per dedicarci a Semi di Tuscia, desideravamo, sopra ogni altra cosa, trovare una dimensione più lenta e naturale. Tuttavia, non ci aspettavamo che nel tempo avremmo costruito così tanti nuovi legami con le persone, le tradizioni e i sapori del territorio che ci ha accolti. Oggi Marta e la Tuscia sono a tutti gli effetti la nostra casa.

Le giornate si accorciano, la campagna va a riposo, il camino è acceso, l’albero brilla: tutto intorno parla di Natale, quel momento dell’anno in cui Lorenzo ed io riuniamo qui tutta la nostra famiglia. Il momento che preferisco è il pomeriggio del 25 dicembre, subito dopo pranzo, quando entrano in scena i Dolci di Natale! La nostra tavola è molto ricca: ci sono gli omini di pandizenzero preparati con mia figlia Maia, le scartellate – rigorosamente col mosto cotto di fichi – e i marzapane che svelano le mie origini pugliesi, i mostaccioli, i wafer e i cioccolatini portati dalla famiglia di Lorenzo per metà molisana e per metà olandese e poi, ovviamente, panettone, pandoro, torrone, croccante e panpepato direttamente dalla Capitale.

Questa grande varietà rappresenta il passato, il presente e il futuro della nostra famiglia. Il nostro Natale ha il sapore delle tradizioni che abbiamo portato con noi dall’inizio e che si sono intrecciate con quelle che abbiamo incontrato nel nostro percorso… fino a qui. Ma quest’anno abbiamo una new entry, un dolce natalizio che abbiamo conosciuto qui nella Tuscia: la Nociata. Si tratta di una porzione di impasto di noci cotte nel miele tenuta da una o due foglie di alloro. Ci ha stregato con il suo profumo inebriante e è diventato quel dolce che sulla tavola di Natale rappresenta la nostra avventura nella Tuscia: Semi di Tuscia cura, raccoglie, trasforma i frutti e le erbe aromatiche, che pervadono con il loro profumo il territorio e le sue tradizioni.

La ricetta della Nociata

La Nociata è un dolce di Natale fantastico! Non solo perché è fatto con solo tre ingredienti, di cui uno è una pianta aromatica, ma anche perché nella sua semplicità racchiude un universo di storie, tradizioni e saperi gastronomici.

Diverse regioni d’Italia si contendono la maternità di questo dolce – Lazio, Sicilia, Molise – ma tutte sono concordi nel classificarlo come “dolce di Natale”. Si tratta di una versione ante litteram di croccante, nella quale le noci sono tenute insieme non dal caramello, ma dal miele. Nel Medioevo, infatti, lo zucchero era un prodotto “esotico”, che arrivava nelle drogherie percorrendo le rotte commerciali con l’Oriente e il Nuovo Mondo. Quindi, era appannaggio delle tavole nobili, mentre la sostanza dolce usata nelle cucine delle persone più umili era il miele.

Oggi i tempi sono cambiati, ma questa ricetta è rimasta la stessa, tramandata di generazione in generazione: le noci cotte nel miele sono tenute tra due foglie di alloro, che gli conferiscono un sapore speciale, mentre svolgono l’utile funzione di non far appiccicare le dita quando si mangia una porzione. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, ma a noi piace condividere con voi questa dolce coccola natalizia. Per fare la Nociata bastano tre semplici ingredienti: noci e miele in parti uguali e foglie di alloro fresche. Per comodità diamo una dose per circa 35 porzioni.

Ingredienti

  • 500 g di noci sgusciate
  • 500 g di miele
  • circa 70 foglie di alloro

Come preparare la Nociata

Per prima cosa selezioniamo circa 70 foglie di alloro più o meno della stessa dimensione e puliamole una per una, da un lato e dell’altro, con un panno umido.

Prendiamo un tagliere e un coltello e tritiamo grossolanamente le noci.

Versiamo il miele in una pentola e lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa 10 minuti, mescolando continuamente fino a quando non diventa schiumoso.

A questo punto, aggiungiamo le noci e continuiamo a cuocere e mescolare, finché non si forma un composto coeso ed elastico.

Rovesciamo le noci cotte nel miele su un foglio grande di carta forno e, posto un altro foglio sopra, stendiamo velocemente con un mattarello, fino a uno spessore di 1,5-2 cm. Ancora caldo e morbido, tagliamo l’impasto a rombi della dimensione giusta per stare tra le due foglie di alloro, senza sporgere. È importantissimo fare tutto questo quando l’impasto è ancora caldo, altrimenti sarà impossibile realizzare le singole porzioni e far attaccare l’impasto alle foglie!

Infine, visto che il Natale è anche attesa, aspettiamo che si raffreddi completamente, prima di immergerci nella croccantezza e nel profumo della Nociata.

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