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Mai avremmo immaginato di fare le olive candite e mai avremmo pensato che sarebbero state così apprezzate!
Come spesso capita, l’idea è stata frutto del caso: in una delle mille proficue chiacchierate con il nostro ormai amico Mammo (Lamponi dei Monti Cimini), che nel suo laboratorio ci aiuta a trasformare molti dei nostri prodotti.
Era novembre, tempo di raccolta delle olive, stavamo assaggiando le arance candite che aveva appena realizzato… ed ecco l’illuminazione: perché non candire anche le olive?!

Innovative e tradizionali allo stesso tempo: un’esplosione di sapore che ci conquistò subito!

Abbiamo quindi scelto le olive dei nostri alberi varietà Pendolino e Caninese: le prime perché più carnose, le seconde perché tipicamente più amarognole, entrambe raccolte a dicembre in fase avanzata di maturazione. Raccolte la mattina e consegnate dopo poche ore.

La canditura è un metodo di conservazione di parti di piante commestibili mediante immersione in uno sciroppo di zucchero. Per osmosi si riduce il contenuto in acqua dell’oliva e avviene uno scambio con la soluzione zuccherina. Un processo molto lento e graduale, che non altera le principali caratteristiche organolettiche, mantenendo intatte alcune vitamine, così come gli aromi, che non vengono assolutamente snaturati, poiché la lavorazione è quasi a freddo. Niente conservanti, niente coloranti, niente aromi artificiali: solo le nostre olive e la competenza del nostro laboratorio, che segue un processo artigianale di estrema qualità.

Questo è anche il bello del nostro lavoro: lasciarsi ispirare e contagiare dall’esperienza altrui, innovare provando nuove ricette, pur rimanendo fedeli alla tradizione agricola del territorio. Prossimi passi: denocciolarle! 🙂

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